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Danzeranno gli insetti | Sonia Lambertini
Marco Saya editore

di Emanuela Chiriacò

Nella raccolta Danzeranno gli insetti l’autrice strappa il velo che sembra offuscare e coprire ogni cosa. Concepisce lo spazio poetico ed esistenziale come un gioco che esula dalla dimensione ludica, dal semplice divertimento. È la serietà del gioco adulto della vita che non concede errori e illusioni. È una partita che non lascia spazio all’idea di aver saltato gare nella totalità della competizione che si chiama vita.


Quando pensi che nulla esista
credi nel logorio
dei pensieri e della carne
che il tempo, giustizia divina
somministra a tutti.
Quando hai visto la tua fine
proiettata decine di volte
sul telo bianco degli altri
puoi tentare l’azzardo
dello stare e del dire
del gioco delle parti,
uno sguardo ingenuo di inizio partita
perché è di questo che si tratta,
di una maledetta partita.

La colonna sonora dello svelamento è la danza degli insetti, un ronzio sommesso e continuo. Un sottofondo che si fa da nenia per il giorno del giudizio, il giorno della fine. Non è onomatopea. È un silenzio colmo di ali che battono alla ricerca disperata di una fuga che non potrà esserci. Banchetto per formiche pronte a satollarsi dall’ultimo viaggio di sola andata.

Giorno storto, ossa che scricchiolano, insetti avvoltoi. Tutto lascerebbe presagire l’imminenza della fine. Appare piuttosto il bisogno di raccontare in versi la mancanza, il vuoto incolmabile, l’inutilità dell’atto, qualsiasi atto. Tra bocche sdentate e aria che manca sotto terra, se si guarda la terra dalle radici.

Siamo fragile carne da macello che muore ogni notte e annaspa ogni mattino per rinascere. Umanità da menu ingegnerizzato e metafisico; la volontà superiore ci sceglie a turno per il giudizio finale. Guardarla in faccia la morte ha un suo perché omeopatico, permette di scacciarla e di addomesticrla in un mondo che l’ha rimossa per condannarci all’esercizio perpetuo della giovinezza delle fattezze. Nel ricordo di essere stati bambini; bambini che giocano sugli alberi, tanto simili agli insetti e al loro laborioso battere di ali per stare fermi o girare intorno. Esseri incompleti anche in un abbraccio. Siamo soli sempre. Anche nell’abbraccio che ci avvolge. Si fa vuoto riempito da un corpo che non ci appartiene.

La solitudine è crudele,
ogni luogo è straniero
come il cerchio
delle braccia del padre

Tra geometria di corpi solidi e cuori vuoti e senza peso. Il cuore vuoto è così l’unità di misura della mancanza dove anche ciò che è l’invisibile ha il potere di opprimere. Vita che cade tra le dita come sabbia, come acqua. Elementi che non si incontrano nella poesia di Lambertini, non generano sabbia bagnata con cui riempire formine. Rimangono separati e inconciliabili. La parola di chi vende certezze si fa detestabile per chi cerca la meraviglia. La sopraffazione alla ricerca del sonno che oscilla tra il temporaneo e l’eterno non è voglia di morire, è ricerca disperata della fine del dolore perché le cose ti cadono addosso e spesso non hai appigli con cui riempire il vuoto della delusione.

La percezione della vita che svanisce, il sentirsi meno della spiga dorata nella stagione che precede l’inverno nella disperata consapevolezza dell’attesa, tra anelito ed esorcismo verbale.

Provvisoria io contemplo la perdita nel dono
cado dall’albero e scendo verso il fiume
cosa c’è di più atroce della sua ferita.
So di valere meno della doratura di un campo
di stare nella mia bassa stagione
e voi sulla mia schiena tra le canne
con baffi lunghi dietro il ghigno
guardate tra i denti il mio svanire

La poesia di Sonia Lambertini danza a piedi nudi nella terra rorida e muove carne che annusa la possibilità dello stato colliquativo. Ne rifugge ma si riavvicina. In un gioco di attrazione tanatopratica e repulsiva. La sua lingua è secca. Recide e inchioda la mente ad immagini potenti senza rasentare crudezza verbale. Fa della sincerità il suo abrasivo poetare.

Nota biografica

Sonia Lambertini vive a Ferrara. Laurea in Scienze dell’Educazione. Numerose poesie sono apparse su antologie, riviste, blog e siti letterari on line. Alcune poesie sono state pubblicate sulla rivista “La clessidra” numero 1, 2015; nel catalogo d’arte Chi non si maschera? a cura dell’Associazione Liberi Incisori, Bologna, 2014; nel catalogo d’arte Menzogna, realizzato dall’artista Raffaele Fiorella (Pietre Vive Editore, 2015).


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Danzeranno gli insetti | Sonia Lambertini

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