Autori
Andrea Zandomeneghi
Abito Capalbio (GR) e son nato nel 1983. Da un punto di vista istituzionale: dopo la maturità – anni passati prevalentemente a casa mia a leggere filosofia antica e tedesca, nonché letteratura russa, francese e mitteleuropea (allora ero culturalmente eurocentrico) – mi son occupato a livello universitario in un primo tempo di psicologia, per poi dedicarmi allo studio del diritto: attualmente faccio pratica forense. Al contempo però scrittura (romanzo, saggistica, editing e correzione di bozze) e lettura (in questo periodo la mia dieta prevede come piatti forti – da mangiare, digerire e rimangiare – Roberto Bolaño, Mircea Eliade e C. G. Jung) hanno sempre rivestito e continuano a rivestire una posizione di assoluta centralità nella mia proteiforme e sciagurata esistenza. Cefalgico, ciclotimico, cinefilo, cinofobo; in passato ho collaborato con www.filosofico.net e ho diretto la ormai defunta rivista/rubrica Gli analfabeti – uno sguardo nel caos; nel 2015 ho svolto il ruolo di giudice nel Concorso di poesia Il bene di scrivere un male indicibile, dal quale è poi scaturita la pubblicazione del testo omonimo. Attualmente codirigo la rivista letteraria CrapulaClub.
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