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BIRD PORTRAITS

By Ernest Seton-Thompson
WITH DESCRIPTIVE TEXT By Ralph Hoffmann
BOSTON Ginn & Company The Athenæum Press 1901
The Project Gutenberg

Introduzione di Ralph Hoffmann

Questo volume è intitolato Bird Portraits perché le illustrazioni di Seton-Thompson sono sempre ritratti accurati e incantevoli degli uccelli che raffigura. Tuttavia, poiché il ritratto di un uccello, pur essendo preciso, può mostrarlo soltanto in una condizione, che sia quella di cantare, nutrirsi, volare o stare seduto, per ogni illustrazione è stata aggiunta una breve narrazione degli eventi salienti della vita dell’uccello.

Chiunque impari da libri simili a quelli di Seton-Thompson quanto sia disseminata di pericoli la vita di ogni creatura selvaggia si impegnerà con la massima cura in ogni circostanza, specialmente durante la stagione della nidificazione, non solo per non danneggiare o infastidire queste piccole creature indifese, i nostri uccelli canori, ma anche per proteggerle in ogni modo possibile. Chiunque cerchi di conoscerle, con lo spirito dell’amicizia, sarà sempre grato per l’interesse e il piacere derivanti da tali amici.

Dei venti uccelli i cui ritratti sono qui presentati, la maggior parte sono soltanto ospiti estivi negli Stati Settentrionali; alcuni ci visitano in inverno; alcuni trascorrono l’intero anno in prossimità dello stesso luogo. I primi uccelli descritti sono quelli più strettamente collegati al ritorno della primavera; seguono poi quelli i cui vivaci colori e canti gioiosi conferiscono gran parte del loro fascino all’inizio dell’estate; infine, arrivano quelli che sfidano, anche nell’area settentrionale, le tempeste invernali.


Il Cardellino

Né il cielo più cupo né il freddo più pungente sembrano scoraggiare i cardellini. Sono sempre allegri ed affettuosi, e si riuniscono per la maggior parte dell’anno in stormi più o meno grandi, che si chiamano, se separati, con note dolci come quelle di un canarino. In estate i cardellini trovano cibo in abbondanza nei semi di molte specie di piante, ma anche in inverno molti rimangono anche negli Stati settentrionali, cercando allegramente tra le erbacce e le erbacce secche, ed emettendo le loro dolci note. Molte persone, tuttavia, non li notano in questa stagione, perché quando arriva l’inverno la testa e il corpo dei maschi di questa specie, come di molte altre, perdono il nero e il giallo brillante che li contraddistinguono così distintamente in estate, e sono vestiti in tonalità brunastre opache. Verso il primo aprile, si nota qua e là in uno stormo un maschio che mostra alcune piume di un giallo brillante, e dopo un altro mese hanno mutato il loro vestito invernale e sono allegri come sempre.

In primavera e all’inizio dell’estate, i cardellini sono estremamente musicali e passano ore a pronunciare una canzone semplice ma piacevole. Diversi maschi ora si lanciano in quella che sembra una gara musicale, volando da un albero e volteggiando con le ali spiegate, mantenendo sempre una tensione continua. Quando volano nell’aria ad un’altezza considerevole, fanno lunghe curve ed emettono durante ogni ondulazione tre o quattro note semplici. Poiché sembrano costantemente occupati in una parte o nell’altra del paese, il volo ondulato e le note caratteristiche diventano un tratto comune del paesaggio estivo.

Sebbene i cardellini siano qui tutto l’inverno, ritardano la nidificazione molto più tardi degli altri uccelli residenti; le cince hanno già la loro prima covata nel mondo quando i cardellini decidono di costruire. La femmina ha un corpicino dai colori modesti, come spesso accade quando il maschio è vivace. La coppia generalmente costruisce in luglio, e sceglie qualche albero folto e frondoso, spesso un acero o un pioppo, e lì, su un ramo a notevole altezza da terra, costruisce un nido molto ordinato, profondo e a forma di coppa, costruito con materiali pregiati e foderato con lanugine di piante come il cardo. Qui vengono deposte cinque o sei uova bianco-bluastre, e quando dopo un mese i giovani cardellini cominciano a volare, lo si capisce subito dal loro pianto acuto ed insistente. Come il richiamo dei giovani Rigogoli è un segno di fine giugno, così le note dei giovani Cardellini vengono associate ad agosto.

I cardellini sono molto ghiotti dei semi di molte specie di fiori compositi; con piccoli morsi creano buchi nelle teste dei denti di leone acerbi e ne tirano fuori i semi; i cardi sono un altro cibo preferito, e una fila di girasoli piantati in giardino non mancherà di attirarli. In inverno, oltre ai semi delle erbe infestanti, si nutrono di semi di betulla, spargendo le scaglie sulla neve, e strappano anche i semi del pino pece, quando le scaglie cominciano ad aprirsi verso la primavera.

Nessun uccello ha modi più vivaci e allegri del nostro cardellino, e nessuno diventa il suo favorito. Le persone spesso fanno molta fatica a rimuovere le piante di tarassaco dai loro prati; se gli stessi fiori allegri non gratificano tutti per la loro presenza, molti certamente permetterebbero loro di restare e godere del gradevole spettacolo, in estate, di uno stormo di cardellini gialli sparsi sull’erba a cibarsi dei semi.

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Il Cardellino | da “Bird Portraits” di Ernest Seton-Thompson

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