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da Lettere a un’amica | Scritte a Mrs. (Ezra S.) Jeanne Carr
1866-1879
John Muir


Dalla Nota introduttiva a Letters to a friend written to Mrs (Ezra S.) Jeanne Carr di John Muir

Quando John Muir era uno studente all’Università del Wisconsin, fu assiduo frequentatore della casa del Dr. Ezra S. Carr. La gentilezza dimostratagli, e soprattutto la simpatia che la signora Carr, in quanto botanica e amante della natura, mostrava per gli interessi e gli obiettivi del giovane, portarono a un’amicizia duratura. Egli considerava la signora Carr, infatti, come sua “madre spirituale”, e le lettere che le inviò negli anni successivi sono la condivisione di uno spirito sensibile con qualcuno che riteneva potesse capirlo e apprezzare. Queste lettere sono quindi particolarmente rivelatrici della personalità del loro autore. La maggior parte di esse sono state scritte dalla Yosemite Valley e offrono un’idea della vita che Muir conduceva lì, facendo il pastore, guidando, e occupandosi a tratti di una segheria per guadagnarsi il pane quotidiano, ma dedicando la sua parte più intima a uno studio scientifico appassionato della geologia glaciale e a una comunione sentita e riverente con la Natura.


traduzione di Michael Toffoli realizzata per il Progetto FUSP – ZEST

 

The Hollow*, 21 gennaio 1866

Ho ricevuto e letto più volte la vostra ultima lettera, scritta nel piacevole silenzio di una domenica di paese. La descrizione del vostro sermone è stata molto interessante. Parlate di tali servizi come una persona che li apprezza e pregusta. Ma sebbene la pagina della Natura paia così colma di verità divina, tace a riguardo della caduta dell’uomo e delle meraviglie dell’Amore Salvifico. Non è forse stata creata per parlare in modo chiaro ed eloquente di queste cose così come lo fa ora con le fattezze e gli attributi di Dio? Potrebbe essere un brutto sintomo, ma vi confesserò che provo molto più piacere nel leggere il potere e la purezza di Dio da “ciò che viene creato” che dalla Bibbia. Tuttavia, i due libri sono in perfetta armonia e contengono abbastanza verità divina per lo studio dell’eternità. È molto più semplice per noi impiegare le nostre facoltà per queste meravigliose forme tangibili piuttosto che esercitare una fede semplice, umile e profonda che voi stessa avete così ben descritto come qualcosa che ci permette di raggiungere in modo gioioso il futuro attendendo ciò che è stato promesso come un qualcosa di domani. Spero, signora Carr, di poter ammirare i vostri muschi, felci e licheni. Sono certo che voi dobbiate sentirvi più felice di chiunque altro. Voi avete molto meno inverno degli altri; il vostro salotto-giardino è rigoglioso e in fiore tutto l’anno. Ho seguito il vostro consiglio e mi sono procurato dieci o dodici specie di muschi tutti in frutto, una serie di licopodi1, una felce, e un po’ di epatiche2 e licheni. Ho anche una scatola di timo. Farei di tutto per vedere il vostro erbario, in particolar modo le vostre felci e i vostri muschi. Finora, queste due sono le più interessanti di tutto l’ordine naturale per me. Le colline e le valli ombreggiate del Canada sono sfarzosamente ornate di queste meravigliose piante. La Dryopteris carthusiana3 è comune ovunque, così come la Polystichum marginale , la Dryopteris marginalis4 , la Polystichum Lonchitis5 , e la Polystichum acrostichoides6 sono abbondanti in molti posti. Ho trovato campioni di molti altri aspidium, ma quelli che ho menzionato sono i più comuni. La Cystopteris bulbifera7 cresce con una qualsiasi sfumatura di tuia assieme alla meravigliosa e fragrante Linnæa borealis8 . La Botrychium lunarioides9 è una felce comune in molte zone del Canada. L’Osmunda regalis10 è molto meno comune qui che in Wisconsin. L’ho trovata solo in due luoghi. Sei Claytoniana11 in un solo posto vicino alla Cascate del Niagara. Il delicato Adiantum12 oscilla su ogni pendio. La Struthiopteris Germanica13 cresce a elevate altitudini in aperti spazi paludosi di tuia e frassino nero. Ho trovato la Camptosorus rhizophyllus14 e la Scolopendrium officinarum15 solo in un posto, in mezzo alle umide rocce calcaree del Owen Sound. Ci sono molte specie di carice16 comuni qui che non ricordo di aver visto in Wisconsin. La Calypso borealis17 è una meravigliosa pianta che si trova in pochi posti bui nelle foreste di tsuga. Ma questo è un elenco infinito, potrei tranquillamente fermarmi qui.

Sono stato molto impegnato ultimamente nella creazione di un nuovo macchinario. Mi piace enormemente il mio lavoro, ma preferisco invenzioni che richiedono una certa competenza artistica ma anche meccanica. Ho inventato e messo in funzione pochi giorni fa un miglioramento per un tornio automatico, aumentandone la capacità di almeno un terzo. Lo stiamo attualmente utilizzando per tornire manici di scopa e, dal momento che questi utili strumenti sono ora meno costosi, e che la pulizia è una delle virtù cardinali, mi congratulo con me stesso per aver realmente realizzato qualcosa per il bene del genere umano, come un vero filantropo. Che ne pensate? Inoltre, ho inventato un macchinario per creare i denti del rastrello, uno per forarli e guidarli, uno per creare archi, un altro per creare i manici, un altro ancora per curvarli, così che i rastrelli possano ora essere realizzati il più velocemente possibile. I contadini riusciranno a produrre grano con un costo inferiore, i poveri avranno più pane da mangiare. C’è più filantropia qui, non è vero? Talvolta mi sento come se mi stessi isolando, ma per lo meno sto ricevendo le mie prime lezioni di meccanica pratica, e dato che una delle imprese del luogo costruisce mulini, e che ho il permesso di costruire tutti i macchinari che voglio e di modificare quelli in uso al momento, la scuola è piuttosto bella. Vorrei che Allie ed Henry B. potessero venirmi a trovare ogni giorno, non ci sono bambini nella nostra famiglia qui, e mi mancano tantissimo. A loro piacerebbe vedere il macchinario, e potrei tornire sfere di legno e coperchi, i manici di rastrello prima di essere curvati sarebbero bastoni eccellenti, e se dovessero aver bisogno di stampelle, manici di scopa e di rastrello sarebbero la soluzione. Non sento Henry da molto tempo. Credo che questa sera vi troviate nella vostra piacevole libreria tra libri, piante e farfalle. Riuscite veramente a mantenere i “boccioli alati” felici e vivaci con un tempo come questo? Al momento una delle migliori tempeste di neve si sta abbattendo, il vento roboante denso di neve si riversa crudelmente tra gli alberi desolati. Il nostro rapido fiume che fino poco tempo fa si illuminava e brillava nell’aria caliginosa portandosi via le noci e le cangianti foglie autunnali sta ora emettendo un suono dolente mentre cerca di farsi strada in maniera incerta e brusca tra i cumuli di neve e ghiaccio rotto. Il tempo qui è insolitamente freddo. Come va all’università? Può essere che il Dottore diventi veramente un contadino abile? Avrà tempo di preparare delle lezioni eccellenti mentre segue l’aratro e il frangizolle oppure quando tosa le sue pecore. Vi ringrazio per la lunga e bella lettera. Chi si trova in uno spazio solitario e lontano da casa sa come apprezzare la lettera di un’amica. Ricordatemi al dottore e a tutti i miei amici e credete a ciò che dico.

Cordialmente,
John MUIR.

 


3 aprile [1867]

Avrete sicuramente sentito del mio disastro. Il sole e i venti funzionano in tutti i giardini di Dio, ma io sono perso. Mi trovo nell’oscurità. I miei muscoli duri e temprati dal lavoro sono scomparsi, sono debole e tremo così come una donna che è sempre ammalata. Vi prego dite ai Butler che il loro prezioso affetto mi è arrivato. Ho letto la vostra “Stone Mason” con grandissimo piacere. Quando ne avrò opportunità, ve la invierò con questa lettera e vi scriverò ciò che ne penso. I miei amici qui sono più gentili di quello che io possa esprimere e fanno il possibile per ridurre i miei immensi giorni vuoti. Non vi chiederò scusa per una lettera così dolorosa perché credo, signora Carr, che voi capirete i miei sentimenti.

Cordialmente,
John MUIR.


aprile 1867
[Parte iniziale della lettera mancante]

Mi sono scervellato moltissimo tra i fiori ultimamente. I nostri alberi sono in fiore, ma le foglie, come la signora Browning direbbe, sono “lunghe a malapena per ondeggiare”. I meravigliosi piccoli muschi primaverili conservatori hanno innalzato le loro capsule sui lisci fustini lucenti, e si ergono l’uno di fianco all’altro in tutta la loro altezza e in tutto il loro fascino, ogni ornamento e manto è attentamente numerato, dipinto e scolpito come fosse quello di Adamo ed Eva. Ogni capsula propriamente intrecciata è rivolta verso il basso, ogni opercolo con la propria inclinazione aggraziata è un fascino che non cambia mai perché sempre perfetti. Dite a Allie che sarei molto lieto se mi inviasse un Anemone nemorosa18 [?] e un A. Nuttalliana19. Entrambi crescono effettivamente qui. Spero che lui e Henry possano venirmi a trovare di sabato come facevano un tempo. L’occhio malato sta molto meglio. Potrei leggerci una lettera. Credo che la vista stia aumentando. Mi rimane ancora quasi un occhio e mezzo. Mi sento, se è possibile, più ansioso che mai nel viaggiare. Ho letto una descrizione della Yosemite Valley lo scorso anno e da allora ci ho pensato quasi ogni giorno. Conoscete i miei gusti meglio di chiunque altro.

Vi sono estremamente grato,
John MUIR.

 

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* The Hollow, luogo da cui scrive nel 1866, fa riferimento a Trout Hollow, vicino a Meaford, Ontario, dove Muir viveva in una capanna che egli appella appunto con “The Hollow” (cfr fonte https://johnmuir.org/canada/), mentre lavorava in una fabbrica di rastrelli. Suo fratello Daniel lo aveva convinto a lavorare con lui presso la segheria e la fabbrica di rastrelli di William Trout e Charles Jay. Muir viveva  con la famiglia Trout in un’area chiamata Trout Hollow, a sud di Meaford, sul fiume Bighead. Mentre era lì, continuò a “botanizing”, esplorando la scarpata, le paludi e raccogliendo e catalogando piante. La guerra civile terminò con la resa di Robert E. Lee il 9 aprile 1865. Ma Muir rimase a Meaford per il resto dell’estate, autunno e inverno del 1865, e fino alla primavera del 1866. Nel suo secondo anno a Trout Hollow, Muir stipulò un contratto con i Trout per migliorare i macchinari, con l’incentivo di ricevere la metà dei proventi economici. Costruendo un tornio autoalimentato, ha quasi raddoppiato la produzione dei manici di scopa. Muir era sulla buona strada verso un prospero futuro industriale. Ma la notte del 21 febbraio 1866 la fabbrica prese fuoco e la segheria, la fabbrica e tutto ciò che contenevano furono completamente distrutti. La prima carriera industriale di Muir si interruppe bruscamente.
(Fonte: https://vault.sierraclub.org/john_muir_exhibit/bio/default.aspx)

Successivamente John Muir si spostò prima ad Indianapolis e poi dal 1868 nella Yosemite Valley.

(Nota della redazione)

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1 Il licopodio è un genere di pianta vascolare appartenente alla famiglia delle Lycopodiaceae. I licopodi sono delle piante perenni, sempreverdi. [N.d.T]
2 Le epatiche sono piante crittogame non-vascolari appartenenti alla divisione Marchantiophyta. Le epatiche crescono soprattutto in luoghi umidi. [N.d.T]
3 Appartiene alla famiglia delle felci. Conosciuta anche con il nome di Aspidium spinulosum, il suo nome comune è felce certosina. [N.d.T]
4 Appartiene alla famiglia delle felci. Conosciuta anche come polystichum marginalis, il suo nome comune è felce scudo. [N.d.T]
5 Appartiene alla famiglia delle felci. Il suo nome comune è felce lonchite. [N.d.T]
6 Appartiene alla famiglia delle felci. Il suo nome comune è felce di Natale. [N.d.T.]
7 Appartiene alla famiglia delle felci. Il suo nome comune è felce fragile. [N.d.T.]
8 Arbusto sempreverde della famiglia delle Caprifoliacee. [N.d.T.]
9 Appartiene alla famiglia delle felci. Il suo nome comune è brotichio lunario. [N.d.T.]
10 Appartiene alla famiglia delle felci. Il suo nome comune è felce florida. [N.d.T.]
11 Appartiene alla famiglia delle felci. Il suo nome comune è felce interrotta. [N.d.T.]
12 Appartiene alla famiglia delle felci. È nota come Adianto o felce capelvenere. [N.d.T.]
13 Appartiene alla famiglia delle felci. Il suo nome comune è felce penna di struzzo. [N.d.T.]
14 Appartiene alla famiglia delle felci. Il suo nome comune è felce ambulante. [N.d.T.]
15 Appartiene alla famiglia delle felci. Il suo nome comune è felce lingua di cervo. [N.d.T.]
16 Pianta appartenente alla famiglia delle Ciperacee. [N.d.T.]
17 Appartiene alla famiglia delle orchidee. Il suo nome comune è calipso bulbosa. [N.d.T.]
18 Appartiene alla famiglia degli anemoni. Il suo nome comune è anemone dei boschi, noto anche come Silvia. [N.d.T.]
19 Appartiene alla famiglia degli anemoni. Il suo nome comune è Natalina. [N.d.T.]

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