Supporta il progetto ZEST: associati, Sostienici oppure Abbonati alla Rivistascopri di più

Il Plastitar: un nuovo e inquietante fenomeno ambientale che minaccia le coste del mondo

Negli ultimi anni, il mondo ha assistito a una crescente preoccupazione per il problema della plastica nell’ambiente marino. Le immagini di oceani inquinati da rifiuti plastici hanno spinto governi, organizzazioni e individui a cercare soluzioni per contrastare questa crisi ambientale. Ma ora, un nuovo e inquietante fenomeno sta emergendo: il “plastitar”. Questo termine si riferisce a una forma di inquinamento marino che combina la plastica con il catrame, creando una sostanza pericolosa e altamente tossica che minaccia le coste di tutto il mondo. In questo articolo, esploreremo il plastitar, le sue cause, gli effetti e cosa possiamo fare per affrontare questa nuova sfida ambientale.

Che cos’è il Plastitar?

Il plastitar è una sostanza viscosa e appiccicosa che si forma quando la plastica e il catrame si mescolano nell’ambiente marino. Mentre sappiamo bene da dove provenga la plastica, l’origine specifica di questo catrame plastificato non è ancora chiara. Tuttavia, sappiamo che il petrolio, fonte di molti materiali plastici, è coinvolto nel processo. Quando avviene una fuoriuscita di petrolio in mare, il petrolio galleggia sull’acqua e tende a evaporare parzialmente. Nel tempo, questa sostanza si addensa e si trasforma in masse viscide di catrame, che vengono spinte verso le coste dalle correnti marine.

Il risultato è una sorta di “super-toxic Play-Doh,” come lo ha definito uno scienziato coinvolto nella ricerca. Il plastitar è altamente tossico sia per gli organismi marini che per gli esseri umani. La sua formazione e diffusione rappresentano una nuova minaccia per gli ecosistemi costieri e la salute pubblica.

Come si forma il Plastitar?

Il processo di formazione del plastitar è complesso e coinvolge diversi fattori. In primo luogo, la fuoriuscita di petrolio in mare è un evento comune, spesso causato da incidenti petroliferi o perdite durante il trasporto di petrolio. Questo petrolio galleggia sull’acqua e inizia a subire processi di evaporazione, perdendo parte dei suoi componenti volatili.

La plastica, d’altra parte, è un materiale onnipresente nei nostri oceani. Le bottiglie, i sacchetti e altri oggetti di plastica si degradano lentamente sotto l’azione dei raggi UV e delle correnti marine, frammentandosi in piccoli pezzi noti come microplastiche. Queste microplastiche possono galleggiare nell’acqua e accumularsi insieme al petrolio evaporato.

Quando il petrolio e le microplastiche si mescolano, inizia il processo di formazione del plastitar. L’azione delle onde marine contribuisce a impastare questi materiali in una massa appiccicosa che si attacca alle rocce e alle spiagge. Le microplastiche continuano a accumularsi nel plastitar, aumentandone la tossicità.

Gli Effetti del Plastitar

Il plastitar rappresenta una minaccia significativa per l’ambiente marino e per gli organismi che dipendono da esso. Ecco alcuni dei suoi principali effetti:

Morte degli Organismi Marini: Quando il plastitar si attacca alle rocce e alle spiagge, forma uno strato che soffoca gli organismi marini. Alghe, piccoli animali marini e altri organismi che dipendono dalle rocce costiere possono essere intrappolati e morire a causa di questa invasione tossica.

Aumento della Temperatura: Il plastitar è più scuro della roccia, il che significa che assorbe più energia solare. Ciò porta a un aumento della temperatura locale, con conseguenze sconosciute per gli ecosistemi costieri e gli organismi che vi vivono.

Tossicità per la Vita Marina: La plastica è nota per contenere migliaia di sostanze chimiche, molte delle quali sono tossiche per gli esseri umani e gli animali marini. Quando il plastitar si mescola con le microplastiche, queste sostanze chimiche possono essere rilasciate nell’ambiente, avvelenando la vita marina e compromettendo gli ecosistemi marini.

Implicazioni per la Riproduzione delle Tartarughe Marine: Studi precedenti hanno dimostrato che le particelle di plastica possono aumentare la temperatura della sabbia delle spiagge. Questo fenomeno potrebbe influenzare la riproduzione delle tartarughe marine, la cui determinazione del sesso dipende dalla temperatura della sabbia in cui vengono deposte le uova. Se la sabbia diventa troppo calda, tutte le tartarughe potrebbero diventare femmine, mettendo a rischio la diversità genetica di questa specie.

Cosa Possiamo Fare per Affrontare il Plastitar?

Per affrontare il problema del plastitar, sono necessarie azioni coordinate a livello globale:

Prevenzione delle Fuoriuscite di Petrolio: Ridurre al minimo le fuoriuscite di petrolio in mare attraverso rigorose regolamentazioni e procedure di sicurezza è essenziale per prevenire la formazione del plastitar alla fonte.

Riduzione dell’Uso di Plastica: Ridurre la produzione e l’uso di plastica è fondamentale per ridurre la presenza di microplastiche nell’ambiente marino. Politiche di riciclo più efficaci e l’adozione di alternative sostenibili alla plastica possono contribuire a questo sforzo.

Monitoraggio e Rimozione: Monitorare attentamente le aree costiere e le spiagge per individuare la presenza di plastitar è importante per intervenire tempestivamente. La rimozione del plastitar dalle spiagge e dalle rocce deve essere effettuata in modo sicuro e responsabile.

Educazione e Sensibilizzazione: Educare il pubblico sui pericoli del plastitar e sulla necessità di ridurre l’uso di plastica può contribuire a una maggiore consapevolezza

Share

Il Plastitar: un nuovo e inquietante fenomeno ambientale che minaccia le coste del mondo

error: Content is protected !!