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“Gli uomini, le donne e i libri che racconto in questo testo hanno rappresentato per me delle scintille, dei lampi, dei momenti di maggiore nitidezza.”
Certi momenti | Andrea Camilleri
Chiarelettere, Milano 2015 _ pagine 168 _ prezzo 15 euro

Andrea Camilleri in “Certi Momenti” elabora un mosaico di ricordi, di attimi infilati a formare una collana preziosa e cangiante. Ritratti di persone celebri, frequentate o soltanto sfiorate, e il dono di sorprendenti figure private, a volte fondamentali e formative, sempre significative e illuminanti.
I racconti che trattano le stagioni giovanili dello scrittore siciliano compongono una cartografia dell’anima, rivelano i punti cruciali di un pensiero in divenire, di un percorso non sempre ipotizzabile.

Dal vissuto emergono volti e incontri, durati un momento oppure quasi una vita e che hanno determinato in me una sorta di cortocircuito: cioè a dire, che hanno provocato un primo momentaneo distacco e poi una sorta di maggiore illuminazione dentro di me.

Lungo la strada appaiono Antonio, pugnace dissacratore degli apparati militari nel fuoco della seconda guerra mondiale, una specie di anarchico amante del nonsense, e poi il ricordo delle adunate fasciste, i gerarchi e il graduale distacco da un’ ideologia totalizzante complice una lettura-reagente: La condizione umana di André Malraux.

Il ventennio e i pensieri, le azioni, l’ irruenza dello studente Andrea Camilleri, gli omaggi a persone importanti per la crescita professionale ma anche le memorie da album di famiglia… come quella volta che papà Camilleri salvò da morte certa il naufrago Campanella, comandante del traghetto Porto Empedocle – Lampedusa, o la conoscenza da ragazzino del potere e dell’ incidenza mafiosa personificati dal temutissimo pastore zù Filippo, processato per duplice omicidio e assolto (nonostante la verità) per mancanza di prove. L’assoluzione per mancanza di prove, a quei tempi, per un mafioso, era come ottenere una medaglia al valore.

Sorprende come una concessione inaspettata la schiettezza nel descrivere personaggi noti e gloriosi dell’ arte e della letteratura italiana del Novecento… la reciproca diffidenza (fin dal primo incontro) con Pier Paolo Pasolini, le stravaganze e la complessità caratteriale dello scrittore Carlo Emilio Gadda, i silenzi di Primo Levi, la vicinanza spirituale con Antonio Tabucchi mai suggellata da un incontro, vuoi per motivi geografici, vuoi per situazioni inattese e nelle traiettorie della vita la delicatezza di cartoline inviate come in un battito di ali… Non ebbi più notizie di lui per circa sei mesi, fino a quando mi arrivò una cartolina illustrata da Atene. Diceva semplicemente: “Un saluto da Antonio Tabucchi”.

“Certi momenti” con leggerezza fissa una prospettiva, lascia prevedere intenzioni e sguardi sul mondo, ma più di tutto si rivela come un involucro cartaceo un po’ magico, irriverente, il gioco folle e serissimo della vita amabilmente offerto dall’uomo e scrittore Andrea Camilleri.

Paolo Risi

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Certi momenti – Andrea Camilleri

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