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poesie tratte da Il tempo perso in aeroporto (Graphe Edizioni, 2021)

#1

È salita la ruggine lasciando
molluschi, alghe ghiacciate sulle rocce.
Si decompone, lentamente, al sole
l’impasto duro, l’erbaggio salino
si scioglie e copre il lastricato rotto.
Il passo incerto scivola sui nodi
dai riflessi argentati, sfatti al suolo
i gusci, le carcasse dei bivalvi.
E tuttavia si corre lungo il bordo
nel perpetuo tramonto, in poca luce
con i lampioni spenti o appena accesi.
Senza sapere se si sta inseguendo
uno scopo o fuggendo da noi stessi
nel continuo timore di cadere.


#2

Arrivare al confine del quadrato
oltre il quale c’è il vuoto dell’ignoto
e città stato in corsa per la crescita.
Da insediamento a capitale urbana
pianificando grafici e permessi
di costruzione sui lotti e le zone.
Percentuali esplosioni demografiche.
Con l’opzione del tempo più veloce
aumentano i problemi e gli abitanti
a macchia di leopardo sulla carta,
ma l’espansione non si arresta al “pause”.
L’arcologia è la soluzione pratica
alla crisi di spazio e inquinamento,
pompe idrauliche quando l’acqua manca.


#3

Non sapendo nuotare sprofondiamo
caduti con scafandro tra alghe e bolle
che nascondono il faro tra le fiamme,
le onde, i detriti, gli scogli, il metallo
di un disastro aereo esploso in alto mare.
Nella discesa il ferro calamita
la colla delle spugne e dei coralli,
la luce elettrica delle murene.
Corpi di palombari nelle fosse,
sommozzatori di remote guerre.
Toccato il fondo, l’ultima boccata
ci mostra come in sogno grattacieli,
cattedrali sommerse e torri aguzze.
L’oceanico rintocco delle boe.


Lorenzo Foltran: dopo aver conseguito la laurea magistrale in Italianistica all’Università Roma Tre, Lorenzo Foltran si è diplomato in management dei beni e delle attività culturali con un master di secondo livello tra l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’École Supérieure de Commerce de Paris. Ha lavorato per importanti istituzioni culturali come la Casa delle Letterature (Festival delle Letterature) e l’Institut français (Festival della narrativa francese) a Roma, e la Fête de la Gastronomie e il Pavillon de l’Eau a Parigi, dove attualmente risiede. Ha pubblicato due raccolte poetiche, entrambe con editori non a pagamento: In tasca la paura di volare (Oèdipus Edizioni, 2018) e Il tempo perso in aeroporto (Graphe Edizioni, 2021). Sue poesie sono comparse su varie riviste letterarie (in Italia e in Francia, autotradotte) come anche sul quotidiano “La Repubblica”.

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Sul presente e involuzioni del vivere: poesie di Lorenzo Foltran

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